SANITÀ LAZIO: F. DE VITO(MISTO) “ALL’OSPEDALE DI SUBIACO NUOVE TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA MA SENZA PERSONALE TECNICO PER UTILIZZARLE”

Roma, 15 novembre 2021 – “Conclusa a Subiaco la cerimonia di posa di una targa commemorativa dedicata a Luciano Romanzi, che ho avuto il piacere di conoscere in occasione della presentazione della Legge dedicata agli ospedali montani che spero veda la luce quanto prima. Sono vicina al ricordo del suo impegno nel garantire che l’Ospedale Angelucci potesse soddisfare le necessità sanitarie per il territorio circostante e dei suoi cittadini ma considero quella di oggi dell’Assessore D’Amato l’ennesima passerella quando le sue azioni portano a ben altri risultati per quello stesso ospedale. Se non fossimo in presenza del ricordo di una persona che ci ha lasciato troppo presto, verrebbe da esprimersi con ben altre parole”.
Lo dichiara Francesca De Vito, consigliera del gruppo misto alla Regione Lazio.

“Oggi si è anche inaugurata l’apertura della nuova TAC nel presidio sanitario della Comunità Montana dell’Aniene, dove erano già presenti strumenti dotati di elevata tecnologia, ma che rimanevano per lo più inutilizzati per mancanza di personale tecnico qualificato. Non più tardi di qualche settimana fa, nel corso di una visita ispettiva, mi è stato possibile visionarli personalmente – ricorda la consigliera – e oggi ne arriva uno nuovo che, secondo quanto afferma il direttore generale della ASL Rm5 Giorgio Giulio Santonocito, sarebbe dotato di software di alto profilo in grado di consentire velocità di scansione e svolgere esami molto nitidi in tempi immediati. Mi chiedo però chi sarà in grado di utilizzarlo”.

“Prima dell’arrivo di nuovi macchinari che potrebbero poi rimanere fermi e accantonati, mi aspetterei la notizia dell’integrazione di tutto il personale necessario al buon andamento della struttura sanitaria. Oggi apprendo anche che sarebbero in arrivo le tecnologie del PNRR, in sostituzione di quelle ritenute obsolete come angiografi, telecomandati, portatili, archi a C o ecotomografi. Va tutto benissimo ma
non vorrei che, come purtroppo spesso accade, si spendessero soldi pubblici per qualcosa che poi si rivela inutile o finalizzato a scopi diversi, mentre potrebbero invece essere impiegati per rendere pienamente funzionante quanto già esistente, evitando in primo luogo il declassamento dell’ospedale in favore di altre strutture annunciate in arrivo. Su questo e su tutto quanto rilevato nelle mie visite ai presidi della ASL Rm5 – conclude De Vito – aspetto ancora in audizione le risposte del Direttore Generale e soprattutto quelle dell’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato”.