LA REGIONE LAZIO POTREBBE GIÀ PREPARARSI AD ACCOGLIERE LE INDICAZIONI DELLA CORTE COSTITUZIONALE. LA MIA MOZIONE PER SOLLECITARE LA GIUNTA

Ho fatto mia, attraverso una mozione che mi auguro di poter presentare quanto prima in Consiglio, la richiesta lanciata dall’Associazione Luca Coscioni affinché i servizi sanitari regionali non siano impreparati davanti alle domande di chiunque voglia seguire le procedure indicate dalla Corte Costituzionale, con la sentenza n. 242/2019 che consente il diritto di accedere alla morte medicalmente assistita, tramite la pratica del ‘suicidio assistito’. Possiamo evitare di rimanere impreparati lasciando imbrigliati in percorsi burocratici quei cittadini che hanno diritto ad un fine vita dignitoso e che decidono di porre un termine a sofferenze non più sopportabili. Per questo motivo ho ritenuto di dover presentare una mozione affinché la Regione Lazio si attivi tempestivamente per predisporre tali procedure ed evitare che si ripetano altri calvari, come quelli di Mario, un malato tetraplegico che ha dovuto attendere quasi un anno e mezzo prima di ottenere ragione dalla regione Marche. Un periodo troppo lungo, nel corso del quale ha sostenuto battaglie giudiziarie dispendiose di energie che hanno ulteriormente aggravato il suo stato di salute

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