Cefalea primaria cronica, dove sono i decreti attuativi?

Solo qualche settimana fa il Consiglio regionale ha bocciato un mio ordine del giorno che chiedeva alla Giunta di adoperarsi nei confronti degli organi di Governo affinché si desse attuazione ai decreti relativi alla legge n. 81 del 14 luglio 2020 che riguarda le “Disposizioni per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale”. Tali decreti, secondo il testo, sarebbe dovuti essere emanati entro 180 giorni dalla data di pubblicazione. Ad oggi nulla è stato fatto, tanto da spingere sia le associazioni di riferimento a inoltrare richiesta di sollecito che anche portare una deputata del Partito Democratico a presentare una interrogazione al Ministero della Salute, lo scorso febbraio, in cui chiede:
“lo stato dell’iter di approvazione del decreto attuativo della legge n. 81 del 2020 e quali iniziative urgenti intenda adottare affinché il decreto possa essere celermente adottato tutelando così quei circa 8 milioni di persone che quotidianamente soffrono di cefalea cronica”.

Quello stesso Partito Democratico che in Regione, in coalizione con il Movimento 5 Stelle, boccia il mio ordine del giorno con il quale sollecitavo la giunta a farsi portavoce verso il governo di questa urgente necessità presentata da chi soffre di cefalea primaria cronica, che intendendeva sensibilizzare il Governo a velocizzare questa procedura. Io continuerò a sollecitare, con ulteriori atti, affinché il Ministero prenda velocemente consapevolezza di questa mancanza e provveda in tempi rapidi”

A questo punto, davvero, il sentimento che mi pervade è di profondo sconforto e squallore davanti a migliaia di cittadini che ogni giorno potrebbero essere sostenuti ed invece rimangono imbrigliati in meschine schermaglie politiche di cui francamente non hanno bisogno