L’Italia non è un Paese civile!

Quando parliamo di #diritti, che siano civili o umani, nel nostro Paese tutto diventa impossibile, tutto diventa inammissibile e tutto diventa inutile. Non è servita la volontà di 1 milione e 200 mila italiani che hanno firmato per proporre il #referendum sull’eutanasia che avrebbe consentito di depenalizzare il reato di omicidio del consenziente, introducendo di fatto, in Italia, il diritto a morire in modo dignitoso.

Così non sarà, almeno per ora.

Il diritto alla vita, per la legge, non contemplerà il diritto di decidere di porre fine alla propria esistenza solo, e ribadisco solo, nel caso in cui di esistenza, tra atroci dolori o stato vegetativo perenne, non si possa più parlare. La brutta, bruttissima notizia per tutti noi arriva dalla Corte Costituzionale che non ha ritenuto ammissibile il quesito referendario indicando che, così come posto, non preserverebbe la “tutela minima” della vita umana sancita dalla carta costituzionale. Chissà se le parole del Santo Padre, proprio alla vigilia della sentenza, abbiano inciso su questa decisione, a dimostrare che lo Stato “laico”, parola di cui a volte ci si riempie la bocca, non riesca a prescindere da dogmi che nulla avrebbero a che vedere con la questione legislativa. Anche io continuerò a fare la mia parte, questa battaglia non si ferma, anzi si preannuncia ancor più decisa nell’andare avanti con ogni mezzo possibile

#EutanasiaLegale